![]() Alla fine del corso il genitore sarà in grado di massaggiare il suo bambino dai piedi alla testa. Sarà il genitore stesso che massaggia il proprio bimbo e che impara la sequenza dei massaggi. L'insegnante dimostrerà le sequenza con l'aiuto di una bambola delle dimensione di un bimbo, pensata appositamente per questo scopo. Tutta l'attenzione durante i corsi di massaggio è rivolta al nostro bambino: nulla interferisce con l'ascolto dei suoi bisogni, nemmeno seguire la sequenza dei massaggi: se il bambino cade nel sonno verrà lasciato dormire, se il bambino avrà fame verrà allattato, se vorrà stare in braccio alla madre, potrà godere del calore del suo petto. Ogni madre si sentirà libera di rispondere ai bisogni del bambino come meglio crede, perché ogni genitore è il genitore migliore per il proprio figlio. Massaggio infantile: per aiutarci a parlare il linguaggio segreto dei neonati... Finalità del corso di massaggio infantile è di insegnare ai genitori un modo per stare con il proprio bambino massaggiandolo, mettendosi in ascolto dei suoi bisogni. La filosofia del corso è che ogni papà e ogni mamma sono i genitori migliori per il proprio bimbo perché sanno comprendere meglio di chiunque altro, anche attraverso il contatto pelle a pelle, le sue esigenze. Accogliere un neonato è anche prendere consapevolezza dei suoi bisogni e delle sue debolezze, davvero tante in una creatura che ha trascorso molti mesi nel ventre materno. Mesi in cui è rimasto in strettissimo contatto con la madre, totalmente dipendente da lei, immerso in un liquido tiepido e avvolgente. La madre è stata per lui fonte di nutrimento, di calore, affetto. E' bello pensare che durante la gestazione il bimbo ha ricevuto un enorme abbraccio continuo. Il distacco dal ventre materno non è facile e necessita di un vero e proprio "apprendistato", tanto che si parla di esogestazione ossia di un periodo di passaggio al di fuori del ventre della madre in
cui il bimbo si adatta in modo graduale alla vita extrauterina. Un
bimbo appena nato è tutto istinto e riflessi innati, ha ben poco di
appreso: ha appena trascorso la sua vita all'interno del liquido
amniotico, il suo modo di comunicare è ancora immaturo, conosce a
malapena il pianto per trasmettere un disagio, vede ad una distanza di
20 cm circa, la distanza tra i suoi occhi e il viso della madre quando
lo prende in braccio. Da un momento all'altro si trova in un mondo
fatto di luci forti, rumori che non sono quelli ovattati dell'utero. La
sua pelle delicata, abituata al contatto delicato con il liquido
amniotico, conosce solo ora il cotone dei vestitini, la plastica del
pannolino. Viene preso in braccio da persone che hanno un odore diverso
da quello della madre a cui era abituato, non è più cullato
naturalmente dal suo camminare. Per adattarsi alla vita extrauterina, il bambino ha bisogno, oltre che di nutrimento, anche di molto contatto fisico con le persone che si prendono cura di lui. Allora troviamo dei modi per stare insieme al bambino, scegliamo i momenti della giornata per condividere uno stretto contatto pelle a pelle. Uno di questi modi può essere il massaggio al bambino... Tanto più i bisogni del neonato saranno soddisfatti (bisogno di nutrimento, di calore, affetto, di sentire la presenza dei genitori), quanto prima egli sarà pronto ad esplorare dal solo il mondo esterno. Perchè solo un bisogno soddisfatto cessa di essere un bisogno. |
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