Venerdì 18 Novembre 2011 09:25 |
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Accogliere un neonato significa prendere consapevolezza dei suoi bisogni e delle sue debolezze, davvero tante in una creatura che ha trascorso molti mesi nel ventre materno. Mesi in cui è rimasto in strettissimo contatto con la madre, totalmente dipendente da lei, immerso in un liquido tiepido e avvolgente. La madre è stata per lui fonte di nutrimento, di calore, affetto. E' bello pensare che durante la gestazione il bimbo ha ricevuto un enorme abbraccio continuo...
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Venerdì 11 Novembre 2011 18:06 |
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I genitori hanno partecipato numerosi: erano presenti sia le mamme dei bambini dell’asilo che genitori “esterni” interessati all’argomento. Tra il pubblico c’erano alcune mamme di Nonsolociripà, associazione che ha lo scopo di promuovere l’uso dei pannolini lavabili, e altre “simpatizzanti” del sito www.bambinonaturale.it. Ma non dimentichiamo anche la presenza dei papà e dei bimbi: alcuni piccolini in braccio ai genitori, altri invece già grandi come mia figlia di 6 anni, che suggerivano dal pubblico ;-): "Mamma devi parlare anche dei libri per i più piccoli!", indicandomi le pubblicazioni per bambini che avevo portato per mostrarle ai genitori.
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Mercoledì 26 Ottobre 2011 09:30 |
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Il momento di togliere il pannolino al proprio bambino spesso scatena ansie e timori nei neogenitori.
Come procedere? Come capire se è il momento giusto? Quale supporto utilizzare? Quanto tempo ci vorrà?
Per rispondere a queste e a tante altre domande sullo spannolinamento Elena dal Prà, autrice di Via il pannolino!, vi dà appuntamento a Udine giovedì 3 novembre.
L’incontro avrà luogo presso l’asilo nido e scuola dell’infanzia Cattarossi, dove Elena presenterà il suo libro e risponderà ai quesiti dei genitori.
Per l’occasione l’istituto ha predisposto una speciale “scatola delle domande“, dove sarà possibile depositare le richieste delle mamme e dei papà dell’asilo e di chi sarà presente alla presentazione.
Elena vi aspetta tutti giovedì 3 novembre, ore 17.15 presso Scuola dell’infanzia e Asilo nido Cattarossi Via Stuparich, 7/A (laterale di Viale Venezia) Udine
Per info: Tel. 0432-235759 e-mail
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Domenica 23 Ottobre 2011 13:49 |
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Vista la delicatezza dell'argomento, ho pensato di condividere con voi l'esperienza di una mamma e del suo percorso per togliere il pannolino. A volte sembra un'impresa titanica che non ha mai fine: tante mamme mi scrivono dicendo che non riescono più a capirci nulla, si sentono in colpa, credono di avere sbagliato qualcosa e, spesso, rinunciano, attendendo tempi migliori. Con il suo permesso vi copio qui la lettera di Barbara, che mi ha scritto tramite il sito bambinonaturale.it in cui tengo una rubrica, tutta dedicata solo all'argomento dell'educazione al vasino. Ho pensato di dedicare un post a questo argomento perchè, come Barbara, ci sono tante mamme che si trovano in difficoltà e magari non sanno più che pesci pigliare per togliere questo benedetto pannolino: se chiedono consigli in giro poi, come di solito capita per ogni cosa che riguarda i bimbi, ognuno ha la sua opinione e ognuno ti propina il suo consiglio, magari senza basarsi su nessuna base pedagogica e tantomeno scientifica, magari anche in buona fede, ma con il risultato di confondere ancora di più la mamma in difficoltà.
Ma ecco l'esperienza di Barbara che ringrazio e saluto:
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Giovedì 13 Ottobre 2011 13:32 |
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Durante le coliche del lattante c’è probabilmente - perchè in realtà nessuno ha mai dato una spiegazione scientifica di questo disturbo - una sorta di crisi di astinenza da endorfine. Le endorfine sono quegli ormoni che hanno il compito di farci percepire meno dolore. Per composizione chimica assomigliano agli oppiacei, ma sono prodotte dall’organismo stesso e sono perciò dette endogene.
Il bimbo, se durante il giorno è rimasto lontano dal corpo materno per svariati motivi - ultimo ma non ultimo il ricorso ad oggetti che lo tengono a distanza vedi sdraiette, passeggini, culle - a fine giornata manifesta il suo disagio - dovuto alla carenza di contatto - piangendo e irrigidendo le gambine. In pratica è come se il bambino avesse scaricato le pile e avesse bisogno di ricaricarle. Dal momento che l’apparato gastrointestinale è il nostro secondo cervello (esistono infatti ben 90 neuroni in questa zona) ecco che il disagio del nostro bambino si manifesta con il classico mal di pancia e un pianto inconsolabile.
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